<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Condannato guida l’anticorruzione»

Il municipio di Gazzo è finito di nuovo al centro delle polemiche
Il municipio di Gazzo è finito di nuovo al centro delle polemiche
Il municipio di Gazzo è finito di nuovo al centro delle polemiche
Il municipio di Gazzo è finito di nuovo al centro delle polemiche

Ancora acque agitate in municipio a Gazzo. Tra la maggioranza del sindaco Stefano Negrini e i consiglieri di opposizione Nereo Parolin, Ugo Vecchini e Vanni Stoppato è ormai guerra aperta. Dopo la contestazione di incompatibilità rivolta al primo cittadino, con la conseguente decisione di non partecipare più alle sedute consiliari, i tre esponenti della minoranza hanno alzato il tiro puntando il dito contro il segretario comunale Paolo Abram. Il funzionario del municipio è stato recentemente condannato in primo grado, per peculato e frode, ad una pena di due anni e due mesi di reclusione ed interdetto dai pubblici uffici per cinque anni. La vicenda processuale si riferiva al periodo in cui era direttore dell’Ipab «Villa Grassi Perosini», ad Albaredo d’Adige, e riguardava, secondo l’accusa, consulenze pagate nel 2013 ad uno studio di San Bonifacio senza che vi fosse però documentazione dell’incarico. E che incisero perciò sui conti dell’ente. Ciononostante, nei giorni scorsi, Negrini ha deciso di nominare Abram responsabile dell’ufficio anticorruzione e trasparenza comunale, provocando un vero e proprio polverone politico. Parolin, Vecchini e Stoppato ritengono, infatti, inaccettabile il nuovo incarico affidato al segretario comunale, confermando la loro scelta di boicottare tutti i consigli comunali presieduti da Negrini, a loro avviso incompatibile, e da Abram, condannato in primo grado. «Non parteciperemo mai più alle assemblee civiche», spiegano i tre consiglieri in un comunicato, «fino a quando le istituzioni non si pronunceranno sull’incompatibilità di Negrini. Non solo. Il sindaco, già a sua volta condannato per vari reati, ha deciso di affidare ad Abram l’incarico di responsabile dell’anticorruzione e trasparenza». Le accuse della minoranza si spostano poi sull’ufficio tecnico, che da mesi è privo del funzionario responsabile dell’edilizia privata. «Sono otto mesi», rimarcano i consiglieri, «che in Comune non c’è il responsabile dell’edilizia privata. I cittadini stanno subendo notevoli disagi». Dal canto suo, Negrini tende a gettare acqua sul fuoco delle polemiche ribattendo punto per punto alle rimostranze del gruppo «Gazzo nel Cuore». «Il segretario comunale», spiega il primo cittadino, «è stato condannato in primo grado e per la legge una persona è colpevole solo quando arriva il terzo grado di giudizio. Sono garantista e quindi a mio avviso Abram è giusto che ricopra l’incarico per l’anticorruzione e la trasparenza. Prenderò una decisione solo quando ci sarà una sentenza definitiva nei suoi confronti». «Per quanto riguarda invece l’edilizia privata», aggiunge, «smentisco che ci siano dei disagi per i cittadini e comunque è difficile trovare un funzionario che sia disponibile a venire a lavorare nel nostro municipio a causa delle continue denunce che vengono fatte in Procura. Del resto è risaputo che la minoranza attuale è manovrata da persone che da anni pensano solo a creare problemi presentando esposti». •

Riccardo Mirandola

Suggerimenti