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Ci sono sempre meno volontari Sirena d’allarme per i pompieri

Il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Bovolone
Il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Bovolone
Il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Bovolone
Il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Bovolone

Suona la sirena d’allarme per il distaccamento volontario dei vigili del fuoco di Bovolone. I pompieri in servizio, non più di una ventina, lanciano un SOS dopo l’apertura del distaccamento di Villafranca per segnalare «una grave difficoltà» - senza escludere il rischio chiusura - a fronte della carenza di volontari. A far da cassa di risonanza all’appello in questione ci ha pensato il consiglio comunale, che nell’ultima seduta ha approvato una delibera di sostegno, accogliendo un’istanza firmata da Gianluca Saggioro, referente locale dei pompieri e consigliere nazionale dell’Associazione vigili del fuoco, e trasmessa a tutti i sindaci del territorio di competenza del distaccamento. Ovvero Salizzole, Concamarise, Isola della Scala, Oppeano, Isola Rizza, e San Pietro di Morubio. Un appello che abbraccia un bacino territoriale di oltre 50.000 cittadini. Lo stato di crisi è stato messo nero su bianco, poichè il distaccamento fa sempre più fatica a garantire la copertura notturna dal lunedì nel venerdì e il presidio 24 ore su 24 il sabato e la domenica. Una carenza che si è manifestata dopo l’apertura del secondo distaccamento volontario della provincia scaligera, quello di Villafranca. Una quota cospicua, almeno una quindicina di addetti, ha cominciato infatti a prestare servizio nel nuovo presidio. La drastica riduzione di personale volontario disponibile è all’origine della sensibile riduzione dell'operatività del distaccamento bovolonese. Stando alle previsioni, il distaccamento, se non adeguatamente sostenuto e aiutato, potrebbe anche chiudere nel medio e lungo termine. La crisi è scoppiata a pochi mesi dai festeggiamenti per il decimo anniversario dall’apertura del distaccamento. Dieci anni durante i quali sono stati effettuati 1.400 interventi di soccorso, non solo nel territorio di competenza. Al momento del voto della delibera, sui banchi del Consiglio mancavano i gruppi di opposizione usciti per protesta su un altro punto all’ordine del giorno. La richiesta è stata accolta facendo proprio il contenuto dell’appello, che sollecita varie misure per far fronte all’emergenza causata da tagli di spesa e dallo spostamento di risorse verso la componente di ruolo depotenziando la componente volontaria. Una politica che ha portato nell’ultimo triennio alla chiusura di numerosi presidi sul territorio e di molti distaccamenti. Ciò che viene caldeggiato nella delibera ricalca le richieste contenute nell’appello: un bando di arruolamento straordinario, da effettuare sul territorio della circoscrizione; l’avvio di un corso d'ingresso per vigili del fuoco volontari; l’organizzazione di corsi patente per la conduzione dei mezzi speciali dei vigili del fuoco e di un corso per almeno cinque capisquadra volontari. Oltre alla fornitura in tempi brevi di divise e attrezzature, dei dispositivi di sicurezza idonei al soccorso e di un nuovo camion pompa-serbatoio. Quello in uso, che ha oltre 30 anni di servizio, non garantisce più la necessaria sicurezza agli operatori. Viene chiesto, infine, l’avvio di azioni per favorire la formazione e l'addestramento del personale con i distaccamenti volontari della vicina Provincia di Trento, con la quale vi è un decennale rapporto di amicizia e di collaborazione. Intanto, è partito a cura dei volontari il tam tam sui social. E i primi aspiranti si sono fatti avanti. Tuttavia non basta, occorre provvedere alla formazione e fornire l’attrezzatura. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberto Massagrande

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