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«Check point»
e telecamere
contro i criminali

La villetta dei coniugi Dal Maso rapinati in casa da due banditi
La villetta dei coniugi Dal Maso rapinati in casa da due banditi
La villetta dei coniugi Dal Maso rapinati in casa da due banditi
La villetta dei coniugi Dal Maso rapinati in casa da due banditi

Sentinelle di quartiere per cercare di porre un freno alla criminalità. È partito mercoledì a Pressana, al termine di un’affollata assemblea pubblica in Corte Sant’Eugenia convocata dal Comune, il nuovo servizio di sorveglianza di vicinato. A quasi un mese dall’aggressione subita dai coniugi Gianni e Franca Dal Maso nella propria abitazione da parte di due criminali che li hanno picchiati prima di portar via gioielli e denaro, il sindaco Stefano Marzotto ha chiamato a raccolta i suoi concittadini «per non cedere alla paura ed impegnarsi per tutelare il proprio territorio». Marzotto ha proposto il nuovo progetto chiamato «Check point Pressana».

Dopo Albaredo, Bevilacqua e Legnago, dunque, anche nel Comune celebre per le ville cinquecentesche e il prosciutto di Crosare, prende il via un’attività strutturata di controllo fra vicini di casa. «Nei piccoli centri come il nostro, questa abitudine ad osservare ciò che avviene fuori dalla finestra di casa propria è già presente, perché in paese ci conosciamo un po’ tutti e siamo portati a preoccuparci anche degli altri», riflette Marzotto. «Ora avrà una sua organizzazione e stabilizzazione. È un servizio che, a mio parere, può dare una risposta più capillare e significativa delle ronde cittadine perché è attivo contemporaneamente in tutto il Comune per 24 ore al giorno».

Il comandante della polizia locale dell’Unione Adige Guà Giovanni Reginato, presente all’incontro, ha riferito ai presenti che il centro storico di Pressana verrà suddiviso in quattro o cinque quartieri, ciascuno dei quali avrà un coordinatore di zona che si incaricherà di raccogliere tramite whatsapp informazioni e segnalazioni su presenze ed attività sospette dai propri vicini di casa. Alle sentinelle dei quartieri del capoluogo si aggiungeranno i referenti per le frazioni di Caselle e di Crosare. Fra i primi a dare la propria disponibilità per «Check point Pressana» c’è stato proprio il figlio dei coniugi Dal Maso, pronto a rimboccarsi le maniche affinché ciò che è accaduto ai suoi genitori, con conseguenze psicologiche davvero pesanti, non debba più succedere ad altri. «Abbiamo raccolto cinque adesioni, ma vorremmo arrivare almeno ad una quindicina di volontari-controllori», ha affermato il sindaco. La rete delle sentinelle dislocate sul territorio farà riferimento al primo cittadino, il quale avrà il compito di rapportarsi direttamente con polizia locale e carabinieri per chiedere sopralluoghi e verifiche.

Le segnalazioni non dovranno essere generiche o, peggio ancora, insussistenti bensì «utili e qualificate». Per questo, Reginato si è impegnato a formare i coordinatori di quartiere durante un incontro serale che verrà organizzato la prossima settimana. «Si tratta di prendere nota delle automobili abitualmente non presenti nella propria via, di riferire della sosta di sconosciuti davanti ad abitazioni per molti minuti, della presenza di finestre o porte aperte di vicini che sappiamo non essere in casa in quel momento», ha detto il comandante. «Se su Facebook è inopportuno scrivere che si parte per le Maldive, caldeggiamo invece di rivelare ai propri dirimpettai la partenza per le ferie», ha osservato Marzotto. Il servizio verrà pubblicizzato con cartelli.

Il controllo di vicinato non sarà comunque l’unica iniziativa per aumentare la sicurezza. «A breve verrò convocato, assieme ad altri sindaci, dal prefetto di Verona per discutere della carenza di carabinieri nel Basso veronese», ha annunciato Marzotto. «Chiederò di rimpinguare l’organico, specie nelle ore notturne». In seconda battuta, l’amministrazione comunale ha annunciato l’installazione di cinque telecamere di videosorveglianza, collegate alla centrale operativa della polizia locale, che controlleranno tutti gli accessi al paese. Ne sono già state attivate tre.

Paola Bosaro

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