Hanno sfondato a colpi di piccone la porta laterale dell’ufficio postale di Roveredo di Guà. Ma, una volta penetrati all’interno, non sono riusciti a scardinare dal pavimento la piccola cassaforte in dotazione allo sportello di via Papa Giovanni Paolo II. E così, mentre scattava l’impianto l’allarme e gli inquilini del palazzo si affacciavano alle finestre svegliati dal trambusto proveniente dal pianterreno, i ladri sono stati costretti a fuggire a mani vuote.
Erano passate da poco le due quando, l’altra notte, una banda, composta da almeno tre persone, ha preso di mira le Poste situate nel corso principale del paese, accanto ad un bar e a poca distanza dal municipio. I malviventi hanno dapprima preso a picconate e scassinato una porta anti-panico. Quindi, sono entrati e si sono diretti a colpo sicuro verso la cassaforte collocata sotto il bancone di ricevimento del pubblico. Tuttavia, malgrado i diversi tentativi fatti sia per aprirlo che per asportarlo, non sono riusciti a forzare l’apparecchio dotato di dispositivo di sicurezza Roller Cash. Nel frattempo, si sono azionate le sirene dell’antifurto di cui è dotato l’ufficio postale squarciando il silenzio della notte e scaraventando giù dal letto i condomini. I quali hanno fatto appena in tempo a scorgere un’auto che si allontanava a forte velocità. Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i carabinieri della stazione di Ronco, affiancati più tardi dai colleghi di Cologna, che hanno recuperato il piccone abbandonato dai ladri, eseguito i rilievi ed ascoltato i testimoni. Altri indizi preziosi per le indagini potrebbero arrivare dalla visione dei filmati ripresi dalle telecamere del vicino municipio, che sono stati acquisiti dai militari.