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Addio a Meneghello
ex sindaco della Dc
disponibile con tutti

Angelo Meneghello
Angelo Meneghello
Angelo Meneghello
Angelo Meneghello

Il paese saluta lo stimato «sindaco di Cicogna». Oggi, alle 10, nella chiesa parrocchiale ai confini con Montagnana, l’amico e primo cittadino Antonio Pastorello, la comunità roveredana e gli ex compagni di lista daranno l’ultimo saluto ad Angelo Meneghello, 81 anni, sindaco negli anni Novanta, morto sabato scorso all’ospedale di San Bonifacio. Originario e residente a Cicogna, Meneghello è stato sindaco di Roveredo soltanto un anno, dal 1994 al 1995, eppure ha influenzato quarant’anni di vita amministrativa locale. È stato l’angelo protettore e il mentore di Pastorello, di cui andava fiero per i risultati politici ottenuti fuori dai confini comunali. Lui, invece, che di mestiere faceva il tabacchicoltore, era «uscito» da Roveredo soltanto due volte. La prima negli anni Ottanta per ricoprire il ruolo di rappresentante del Comune in seno all’Azienda socio-sanitaria. E la seconda nel decennio successivo, quando fu nominato presidente del Consorzio dei tabacchicoltori di Pojana Maggiore, nel Vicentino.

Impegnato nella Dc fin da ragazzo, Meneghello debuttò in Consiglio nel 1964. Dal 1970 al 1980 è stato assessore con Angelo Agostini. Quando Pastorello indossò per la prima volta la fascia tricolore, nel 1980, l’agricoltore ha deciso di dargli un supporto esterno, salvo poi entrare come vice nel secondo mandato dell’attuale presidente della Provincia. Dal 1990 al 1994 è stato consigliere di maggioranza e nel 1994 è diventato pure sindaco. «Era una persona onesta, rispettosa degli altri e sempre disponibile ad aiutare chi era in difficoltà, senza però darlo a vedere», ricorda Pastorello. Sposato con Graziana Furlan e rimasto vedovo nel 2009, lascia tre figli. P.B.

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