<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Abbandono selvaggio di rifiuti Foto trappole per stanare gli abusivi

Rifiuti abbandonati a San Pietro in Valle DIENNE FOTO
Rifiuti abbandonati a San Pietro in Valle DIENNE FOTO
Rifiuti abbandonati a San Pietro in Valle DIENNE FOTO
Rifiuti abbandonati a San Pietro in Valle DIENNE FOTO

Cumuli di rifiuti abbandonati lungo le strade, nei fossi e nei campi. A Gazzo, da mesi, se non anni, si registra uno strano incremento di cumuli di spazzatura accatastata in varie zone del territorio. Basta infatti percorrere alcune strade periferiche del paese per imbattersi in decine e decine di piccole discariche a cielo aperto, diventate da tempo ricettacolo di ogni rifiuto. E tutto ciò nonostante da anni, su tutto il territorio comunale, ci sia la raccolta porta a porta dei rifiuti e una raccolta puntuale degli ingombranti a cura di Esacom. A San Pietro in Valle, in particolare, è sotto gli occhi di tutti una discarica con decina di quintali di immondizia dove abitualmente le auto si fermano per scaricare abusivamente. Non solo. Altri cumuli di rifiuti sono sparsi anche per la campagna, segno che comunque la zona è diventata uno dei luoghi preferiti da chi vuole sbarazzarsi di oggetti indesiderati. Una pratica, quella dell’abbandono di notevoli quantitativi di rifiuti, che sta preoccupando non poco il sindaco Stefano Negrini. «Non sappiamo più cosa pensare», dice, «se ci vengono segnalati rifiuti abbandonati, dobbiamo far intervenire Esacom che classificherà il materiale come rifiuto speciale con costi a carico della collettività piuttosto sostenuti. Non capisco infatti come mai ci si accanisca nell’abbandonare rifiuti per strada o nei campi quando c’è la raccolta porta a porta. I costi non variano se una famiglia conferisce poco o tanto rifiuto: è una questione di civiltà. Certo è che questi costi aggiuntivi devono poi essere conteggiati nelle bollette di tutti i residenti». La Giunta ha deciso di cercare di arginare il fenomeno acquistando 10 foto trappole da collocare nei punti più sensibili del territorio per scovare i responsabili dei continui abbandoni di spazzatura di ogni genere. Le fotocamere punteranno a immortalare anche di notte le targhe delle auto o dei furgoni che scaricano sacchi di spazzatura nei fossati o addirittura nei campi. Una volta individuati, i responsabili verranno sanzionati e dovranno pagare le spese per lo smaltimento di ciò che hanno lasciato per strada. «Le foto trappole», conclude Negrini, «saranno spostate in vari punti del paese e sarà praticamente quasi impossibile individuarle. Spero tanto che si cominci a far pagare chi sporca il nostro territorio». •

RI.MI.

Suggerimenti